6 dicembre, ore 18 – Tour de l’Archet

 

Conferenza di Alessandra Ruffino organizzata dalla Fondazione Sapegno nell’ambito della Journée internationale de la montagne 2022, in collaborazione con la Regione autonoma Valle d’Aosta. Interverrà l’Assessore regionale Luciano Caveri.

Ingresso libero entro il numero di posti disponibili.

 

«Per le sue qualità ambientali ed etniche, la Valle d’Aosta vive di una tradizione architettonica superba, inequivocabile e insieme nobilmente sottile nelle sue differenziazioni dalle altre architetture tipiche alpine», scriveva Carlo Mollino nel 1965.

Architetto, designer, fotografo, letterato atipico e geniale, Carlo Mollino (Torino, 1905-1973) è stato animato da un vivo amore per la montagna e per la Val d’Aosta, regione che spiccava – a suo dire – per «una precisa qualità di seduzione». Tra le non numerose architetture realizzate in vita dal grande maestro torinese, diverse sono tuttora ubicate in Valle: a Cervinia la Casa del Sole (già hotel per il quale l’autore disegnò anche gli arredi), a Champoluc la Casa Garelli, a Gressoney la Casa capriata realizzata postuma ecc. Il legame di Mollino con la regione si dimostra anche nelle prefazioni a due saggi del professor Robert Berton (Les cheminées du Val d’Aoste: sur les sentiers du passé, 1961; Les constantes de l’architecture valdôtaine, 1965). Più in generale, la passione molliniana per la montagna trova una significativa riprova in Introduzione al discesismo: tecnica e stili, agonismo, discesa e slalom, storia, didattica, equipaggiamento, importante volume corredato da 212 disegni e fotografie originali, pubblicato nel 1950 (ristampato da Electa nel 2009). In questo singolare manuale di sci, il discesismo diventa metafora della ricerca di sé, compendiando quel principio di «lo stile plasma la tecnica» che ha improntato l’intera biografia artistica e personale di Mollino.

 

Qui gli altri eventi organizzati in occasione della Journée internationale de la montagne 2022.