L’esposizione, promossa dalla Fondazione Natalino Sapegno Onlus e curata da Enrico Fornaroli, ha proposto al visitatore un percorso fra le opere di quattro autrici e autori che hanno saputo indagare, con straordinaria varietà di soluzioni e approcci, quella dimensione esistenziale capace di offrire al lettore piccole e grandi storie la cui soggettività viene filtrata dalla tessitura espressiva del racconto per immagini. Vite che diventano figure, perché il fumetto è narrazione per immagini, capace di dare forma anche agli aspetti più intimi dell’esistenza umana attraverso i corpi, i gesti e i dialoghi dei suoi protagonisti.
I quattro percorsi autoriali scelti dal Curatore ci hanno svelato così quanto i personaggi minori sappiano fornire una nuova avvincente prospettiva ai grandi eventi storici; o come il racconto biografico sia un continuo dialogo fra presente e passato, tra sfera pubblica e dimensione privata. Storie a fumetti che ci hanno mostrato come le vicende reali del narratore possano assumere la sostanza della pura finzione, rendendo meno chiara la separazione fra autore e personaggio, fra vero e falso; oppure quanto i luoghi che viviamo diventino essi stessi soggetti narranti, modellati sulle aspirazioni dei personaggi che li abitano, sulla coralità che intreccia le loro diverse esistenze.